EMOZIONI IN PISTA CON LA FORMULA 3
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«Eccomi qua, dentro l'abitacolo di una monoposto Dallara F302, mi avvolge per bene, tutto è al posto giusto, la visuale esterna è perfetta. Non mi resta che mettere in moto ed entrare in pista, a Monza.
Monza è una pista impegnativa, soprattutto per identificare i punti di frenata dopo aver percorso i suoi lunghi rettilinei. Bene, partiamo.
Siamo in 6 marcia, il motore della mia monoposto sta esprimendo tutta la sua potenza, stabilisco mentalmente il punto di staccata in fondo alla prima variante, curva lentissimo, un vero imbuto anche durante le fasi di start del GP di F1. Stacco, spingo forte, anzi fortissimo sul pedale del freno e scalo velocemente quattro marce. Questo cambio sequenziale è veramente veloce e "leggero" nell'utilizzo.
Pizzico appena i cordoli e giù gas, il motore ha una caduta di giri in salita veramente ridicola: è sempre in tiro a regimi alti, infatti in uscita dalla curva di Biassono sono già in 6 marcia. Incredibile quanto senta l'ala questa vettura monoposto: Biassono sarebbe in pieno anche se venisse a nevicare!
Arrivo alla staccata della Roggia i sobbalzi in frenata non incidono negativamente sul potere frenante della monoposto, infatti stacco relativamente tardi ma entro in curva discretamente tranquillo.
Anche qui pizzico i cordoli: devo ricordarmi che, a differenza delle vetture Gt con le quali corro, con questa i cordoli li devo solo sentire appena e non aggredirli altrimenti rischio di danneggiare le sospensioni della mia monoposto.
Gas ancora e in salita metto 3 e 4 marcia.
Finalmente Lesmo 1, una curva dove questo mezzo fa paura! Freno poco, volto e apro gas. Lei sta li. L'aerodinamica e il peso irrisorio la rendono velocissima. Idem alla curva Lesmo 2, scalo in terza marcia perché questa curva è più stretta, ma la percorrenza di curva rimane comunque ad alta velocità. Occhio in uscita, la lascio scorrere molto; ho un piccolo sovrasterzo ma tutto bene.
E di nuovo si scaricano tutte le marce per arrivare alla curva Ascari, bellissima e veloce. Stacco, la macchina decelera in maniera decisa, se continuassi a frenare con questa intensità probabilmente mi ritroverei fermo prima di entrare in curva, quindi modulo il freno ed entro di 3 marcia, subito gas e 4 in mezzo alla piega destra tenendo la vettura chiusa in corda. Poi cambio linea da destra a sinistra con una reattività pazzesca.
La monoposto sta li, non si muove di un millimetro.
Appena esco dalla curva il motore della Dallara chiama la 5 marcia e poi la 6!
Il rettilineo della Parabolica non dura tantissimo, devo già frenare e scalare 3 marce, entro in curva e di nuovo apro gas, metto la 4 marcia quasi a metà di curva in pieno appoggio e la stabilità della monoposto Dallara è ancora una volta eccezionale. E anche qui, la 5 la metto poco dopo essere uscito dalla Parabolica, il motore della monoposto urla e chiama 6 e la velocità sale di continuo.
Bella macchina, una vera macchina da corsa, tecnologica ma allo stesso tempo semplice nel suo utilizzo.
Un tracciato impegnativo e velocissimo come Monza.
Un'esperienza unica.»
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